giovedì 28 gennaio 2010

Finalmente il sole!


Dopo tanta neve e giornate grigie di nebbia, è arrivato il sole , così ne abbiamo subito approfittato per una bella passeggiata!
Siamo andati ad arrampicarci sulla collina di fronte alla nostra abitazione..eravamo in quattro Adriana, Roby, Ursula ed io!
Questa foto di Viarigi la dedico a Luisa Jochimsen che, appena ha riavuto il suo computer a posto, si è subito iscritta come mia sostenitrice  :
Se amo creare, dai quadri alle ceramiche, lo devo proprio a lei che mi ha trasmesso la sua passione per l'arte ! Ciao Luisa!

Oggi mi fermo per parlarvi degli smalti.
Gli smalti possono essere trasparenti :  le cristalline, o coprenti .
C'è una vasta scelta : sia le cristalline che gli smalti esistono in varie colorazioni , e l'effetto può essere lucido o opaco.   Io uso sempre prodotti pronti ma senza piombo, sono venduti in polvere e  a  1 kg.di smalto secco bisognerà aggiungere circa  1,5 litro di acqua, la quantità di acqua può variare a seconda del lavoro che vogliamo fare, e quindi se ci occorre più o meno coprente, a occhio posso dire che uso lo smalto con una consistenza tipo latte.
Si preparano gli smalti in recipienti con imboccatura larga per permettere il passaggio dell'oggetto, io preferisco smaltare con la tecnica ad immersione, ricordarsi di scrivere sul recipiente se si tratta di cristallina o smalto bianco in quanto è impossibile distinguerli se non dopo la cottura, ed anche per gli altri colori ricordarsi che da cotti possono risultare di colore diverso.
Altre tecniche di smaltatura sono: per colata o a pennello.
A differenza della manipolazione dell' argilla, le varie smaltature non sono operazioni facili.
Bisogna provare e riprovare per avere la densità giusta dello smalto ed anche per individuare la temperatura ottimale per la sua cottura, per questo, i primi tempi bisognerebbe tenere dei pezzetti di argilla, gli scarti della lavorazione , farli cuocere e , quando sono biscotto, provare su di essi . Questo per non rovinare un bell'oggetto smaltandolo malamente.
Durante le vostre passeggiate cercate e portate a casa piccole cose che potranno servire per imprimere delle decorazioni   su piatti o scodelline.
Ad esempio dei rametti secchi, o un portacandeline delle torte di compleanno, o delle conchiglie, o le scodelline di plastica di biscotti e cioccolatini... tutto può servire per fare un decoro!


mercoledì 27 gennaio 2010

Qualcosa di appena uscito dal forno...



Ieri avevo il forno pieno di oggetti pronti per la cristallinatura .
il forno lo faccio funzionare solo di notte, e solo quando è proprio pieno.
Cerco di non mischiare nello stesso forno oggetti che dovrebbero fare la prima cottura con quelli che devono essere cristallinati o smaltati.
Infatti la prima cottura è la più critica, se non abbiamo impastato bene ,
se è rimasta anche una piccola bolla d'aria,
se l'oggetto non è perfettamente asciutto si rischia una rottura.
Vi assicuro che succede a tutti, alle volte anche dopo molti anni di esperienza, l' importante con l'argilla è di
NON AVERE MAI FRETTA ! 
Meglio aspettare un giorno in più, iniziare il lavoro solo se si ha tempo, nel caso non si riuscisse a terminare
è meglio inumidirlo e coprirlo con della plastica per mantenerlo umido fino al giorno seguente..
Inoltre, la cottura di un pezzo crudo si aggira fra i  980 e i 1000 gradi,
una seconda cottura con cristallina oscilla fra i 950 e i 980 gradi,
in pratica bisogna tenere la seconda cottura un po' più bassa della prima.
Vi parlo di queste temperature facendo riferimento ai prodotti e colori che uso io, meglio sempre informarsi con il proprio rivenditore.
Una bolla d'aria in un oggetto può essere una catastrofe per tutti gli oggetti che riempivano il forno,
infatti provoca una piccola "  esplosione" , l'oggetto si rompe in mille pezzi che piovono addosso agli altri el'urto può provocarne la rottura.
Eccovi alcuni piatti  pronti...
Fanno parte della collezione "piatti con animali" gli altri  li potete vedere su MISSHOBBY- Il club delle galline - è il mio negozio.

Generalmente faccio questi piatti su richiesta , con l' invio di una foto del cane , gatto o altro animale da compagnia.
Questi due piattini sono da appendere e fanno parte della collezione le stagioni!

lunedì 25 gennaio 2010

Riprendiamo il piatto in rilievo !

Lunedì, inizia un'altra settimana, per me un po' più corta, andremo alla fiera di Sant'Orso ad Aosta......
chissà quante belle cose in legno vedrò....speriamo solo che non ci sia troppo freddo!
Oggi  Aosta era -8 , dovremo coprirci bene !!
Intanto qui ha ripreso a nevicare...ne ho già spalata un po' almeno dai balconi se no domani non apro più le persiane !

Riprendiamo il piatto in rilievo, ormai dovrebbe essere asciutto.
Per prima cosa noterete che.. è diventato più piccolo !
Bisogna sempre tenerne conto, l'argilla perdendo acqua si ritira, circa un paio di centimetri in meno, ma dipende dal tipo di argilla e dallo spessore del pezzo.
Per dipingere questo pezzo si possono usare molte tecniche e colore diversi, ed ogni volta si otterranno piatti differenti..    Questa volta userò i colori ad engobbio, colori in polvere mischiati con dell'argilla bianca, si possono usare solo questi su un pezzo ancora crudo come il nostro piatto.
Ho cominciato , con un buon pennello, a riempire il fondo,usando il colore engobbio già pronto "apple green"
Prima di inziare ho aggiunto un poco di acqua e ho mescolato bene, fino a rendere il colre ben fluido.
Attenzione alle pennellate, dopo la cottura saranno ben visibili per cui bisogna stendere bene il colore seguendo sempre lo stesso verso. Noterete che si asciuga in fredda, diventando uno strato di polvere, attenzione alle ditate che se non vedrete subito saranno ben evidenziate dopo la cottura.
Ho dato una prima mano di fondo, ora , comincio con il giallo del sole, scelgo "Sunburst"perchè è molto vivace, poi passo il color "cappuccino " su viso e braccia della donna...poi torno a dare una nuova mano di fondo....e continuo aggiugendo colori su tuto il piatto .
Ecco il piatto finito e pronto per essere messo in forno.

La cottura sarà di 980 gradi .

sabato 23 gennaio 2010

Fine settimana : qualcosa per i bambini



Ieri ho descritto il mio laboratorio, ed il suo disordine... ma niente più delle fotografie rende l'idea!
Eppure a me piace così...quando sto qui dentro , mi sento felice e serena !!

Oggi è sabato, i bambini non hanno impegni scolastici e la cosa migliore è portarli fuori, lasciarli giocare con  gli amici,vederli correre e ridere e gridare se ne hanno voglia !
Chi vive in città ha  a disposizione, vicino a casa, spazi ridotti ed anche la stagione alle volte ci impedisce di uscire... capisco che i genitori lavorano tutta la settimana e sono costretti a concentrare al sabato tutte le incombenze casalinghe , però personalmente ho sempre cercato di non portare mia figlia nei supermercati a fare la spesa settimanale....vedere i bambini costretti a correre fra gli scaffali mi mette sempre un po' di ansia.
In Francia, nei super mercati c'è lo spazio libri, bimbi e ragazzi si fermano lì, si siedono e possono tranquillamente leggere o sfogliare libri e giornali  a loro disposizione, mentre i genitori riempiono il carrello.
Comunque c'è sempre la possibilità di dedicare un po' di tempo per giocare, in casa o fuori, con i propri figli.
Giocare fa bene a loro per diventare grandi e, a noi , per ricordarci di quando eravamo piccoli.

Vi propongo di lavorare tutti insieme l' argilla, costa poco, è piacevole da impastare e non tossica!
 Sarà un piacevole gioco creativo che terrà impegnate le mani e la testa, perchè per creare prima bisogna avere un 'idea.
Proviamo a fare degli animaletti.....

La più facile è certamente la lumaca : bastano degli avanzi di argilla, impastatela bene con le mani umide, poi appoggiandovi sul  legno fate un piccolo salamino, appiattitelo un po', poi fate un altro salamino molto più piccolo, curvatelo a metà, queste saranno le antenne , vanno attaccate con della barbottina e ben schiacciate in giù sulla testa .
Si fa un altro lunghissimo salamino molto più sottile, poi lo si divide in tre parti, una più lunga e le altre due più corte e sempre più sottili.

Ogni parte va arrotolata su se stessa e ogni rotolino va sovrapposto ed attaccato con della barbottina, in cima si finirà con una pallina.
Si posiziona la casetta sulla lumachina, schiacciandola leggermente di lato... e la lumaca portafortuna è pronta !


E' molto carina anche la tartaruga :

Un po' di argilla nelle mani e si fa una palllina, la si appoggia sul tavolo schiacciando la parte di sotto che diventerà piatta mentre sopra resterà tondeggiante.  Solito salamino che si taglierà in quattro pezzetti per fare le zampette. Un' altra pallina un po' allungata da una parte sarà  collo e  testa che si attaccheranno con la barbottina livellando bene il punto di attacco.Poi toccherà alle zampette dopo aver dato un  po' di forma ed ecco anche la tartaruga è fatta!    Potete incidere a piacere il carapace.

A questo punto con palline, salamini e barbottina potete fare tutto, quindi mi lmito solo a mostrarvi la foto di un cane bassotto.

Lasciate correre la vostra fantasia e le vostre mani....e Buona Domenica !!                


venerdì 22 gennaio 2010

Giornata di attesa !

Oggi ci fermiamo : il piatto rotondo deve asciugare, ogni tanto va controllato, se si asciuga troppo rapidamente o più da una parte che dall'altra, va spruzzato un pochino senza sollevarlo...
Ieri ho usato della Barbottina... tanto vale imparare questo nome, si userà moltissimo in tanti modi diversi.
La barbottina si ottiene riducendo in polvere un pezzo di argilla secca ,io la metto in un vasetto richiudibile, aggiungo acqua fino ad ottenere una poltiglia fangosa, una crema.  In  questo modo la uso per incollare due pezzi di argilla durante una creazione, oppure, ancora più diluita, può servire per ricoprire, a pennello, un pezzo o decorarlo. Ho un vasetto per ogni tipo e colore di argilla, naturalmente con scritto sopra se è la bianca o la rossa.
L'INGOBBIO è molto simile alla barbottina, un miscuglio di argilla, forse più liquido. Io lo uso aggiungendovi il colore e lo uso per decorare pezzi finiti ma ancora crudi.
Quando ho cominciato ad interessarmi alla ceramica, dovevo farmelo , stando attenta alla percentuale di argilla e a quella di colore, ora è in vendita già pronto, in una infinità di sfumature  ed il risultato è bellissimo, oltre che facile da stendere. Userò questo ingobbio per decorare il piatto di ieri.
Il BISCOTTO, con questo termine si chiama il pezzo dopo la prima cottura.
L' argilla essiccata può essere cotta ad una temperatura fra i  950-1000 gradi,  molto lentamente, generalmente occorrono dalle 8 alle 12 ore di cottura.

Proprio ora ,davanti alla mia casa è passato lo spargisale.. si prevede ancora neve.!
La prima neve dell'anno mette allegria, qui in paese non ci si muove se non a piedi; incontrandosi fra amici ,
tutti bardati come provetti alpinisti, riusciamo sempre ad organizzare una polentata con salsiccia o formaggio... e si passa un' allegra giornata !
Più avanza l'inverno e le nevicate si susseguono, più aumenta il fastidio, perchè non ci si può muovere liberamente, perchè bisogna ancora una volta spalare ed il mal di schiena è sempre in agguato o .. semplicemente perchè ormai non abbiamo più voglia di polenta !!

Il mio laboratorio è stato ricavato da una piccola stalla , c'era già una finestra quindi  era già stato usato per altri scopi, ma la mangiatoia l'ho tenuta, anche se per questioni di spazio è ora piena di tele per la pittura ad olio e di rotoli di disegni .  In un angolo c'è il preziosissimo forno per ceramica, prezioso per due motivi, prima di tutto perchè il prezzo è più del doppio di quello di una lavatrice e, secondo perchè senza non potrei  lavorare e sperimentare divertendomi come ho fatto fin'ora!
Quando si comincia a fare ceramica si portano i pezzi nei vari negozi, qui si fanno cuocere ed il costo è piuttosto contenuto, poi di nuovo a casa per le varie decorazioni, ed ancora al negozio per la cristallinatura finale, che generalmente viene effettuata dal propietario del negozio,infatti lo smalto o la cristallina asciuga subito e diventa una polvere che ricopre l'oggetto.. ogni spostamento o trasporto lo danneggerebbe.
Avere il proprio forno è fare veramente ceramica, riempirlo, chiuderlo e poi riaprirlo il giorno seguente è qualcosa di esaltante, i colori appaiono in tutta la loro brillantezza e... molto spesso sono cambiati!!
Con il tempo si impara a prevedere come usciranno e si imparerà ad abbinarli , ma in ogni caso, ogni volta che si apre il forno  è un momento particolare : bellissimo o deprimente !
Ho anche il tornio, che, sinceramente ho usato pochino, non è facile far vasi e  vasetti, occorre molta costanza, provare e riprovare...
Questo è il mio spazio, è ben attrezzato e molto "incasinato", qualche amica, ogni tanto mi consiglia di metterlo in ordine per renderlo più presentabile.. sarà ma, poi passo ore a cercare di ricordarmi dove ho messo le cose....
Non lo uso nei mesi invernali, anche se c'è una bella stufa, ma impiego più tempo per accendere il fuoco che per lavorare. In questi mesi invernali  ho aggiunto un tavolo nel mio salottino- studio, e vado nel laboratorio solo per smaltare e cuocere.

giovedì 21 gennaio 2010

Piatto con figura in rilievo : mettiamoci al lavoro

Oggi si comincia veramente!
Farò un piatto con disegno in rilievo, simile al vassoio con i pescatori di ieri... si procede allo stesso modo !
Occorre l' argilla, io la compero in pani grandi e.. pesanti, poi me la divido per mia comodità e la conservo in sacchetti di plastica dopo averla ben spruzzata di acqua.
Una tavoletta di legno, tipo quelle di una volta che servivano per stendere la pasta, due o più listelli di legno, ed un mattarello, il classico da cucina.
Occorre anche un bisturi, quelli in vendita dai ferramenta ,con la lama intercambiabile, ma per cominciare, andrà benissimo anche un coltellino con la punta,  e degli occhielli per modellare di diverse grandezze.

Comincio a stendere l' argilla , per questo piatto occorrono listelli più alti, di circa due cm., deve essere abbastanza spessa .
Con l'aiuto di un piatto, ritaglio una forma rotonda...devo tenere conto che l'argilla asciugandosi si ritira per cui l'oggetto diventerà più piccolo.
A questo punto raccolgo l'argilla di scarto, la bagno spruzzandola , ed inumidisco le mie mani, poi comincio ad impastare per fare un lungo salamino...,Quando è pronto , bagno bene il bordo della sagoma rotona, uso anche un po' di BARBOTINA (: che è un poco della stessa argilla ,la tengo in un barattolino con l'aggiunta di acqua, ottengo una consistenza fango e la uso come colla!)e posiziono il salamino , poi premo bene tutto il bordo sia interno che esterno,  finchè non si vede più la linea di congiunzione.
Il  piatto deve presentarsi senza crepe e senza bolle d' aria, se ci fossero delle bolle andrebbero punte fino in fondo con l'ago di una siringa.. le bolle d'aria provocano la rottura del pezzo durante la prima cottura!    Scelgo un disegno semplice, ma che mi permetta di usare molti colori, è una donna africana , potrò sbizzarrirmi decorando il piatto con grandi foglie e fiori ...
Posiziono il disegno sul piatto e lo imprimo sul fondo ancora umido con una penna dalla punta rotonda, senza calcare troppo.       Ora con un occhiello piccolo passo i contorni della figura togliendo un po' di argilla...attenzione a non andare in profondità, bisogna mantenere uno spessore omogeneo... questa è la parte in cui bisogna muoversi con calma e attenzione. Si toglie un piccolo strato di argilla da tutto il fondo, lasciando in rilievo solo la figura.   Alla fine, con una spugnetta bagnata o, come ho fatto io, solo con le dita, premo su tutto il fondo per renderlo omogeneo, l'unico dislivello deve essere solo quello della figura femminile.

Il lavoro di oggi è finito!
Adesso bisogna lasciar asciugare benissimo il piatto, lontano da fonti di calore, possibilmente tenendolo coperto con un sacchetto di plastica, o inumidendolo ogni tanto per impedire che si sollevi  asciugandosi prima dal bordo e perdendo la sua forma piatta.

mercoledì 20 gennaio 2010


Cominciamo dall'argilla

L'argilla, o creta, è un prodotto naturale che nasce dalla decomposizione delle rocce, a seconda delle zone in cui viene estratta e dalle qualità componenti la roccia originaria, si hanno vari tipi e colorazioni di argilla.Non voglio soffermarmi troppo sulla composizione e sui vari tipi  di argilla, citerò solo il  caolino, che è un 'argilla più pura, bianca non molto plastica, quindi un po' più difficile da manipolare ,ma molto refrattaria, per la sua purezza è la base degli impasti per le porcellane, è molto resistente e la sua temperatura di cottura supera i 1200 gradi.
Per noi hobbisti sono ottime le argille per ceramica, possono essere rosse o bianche e sono facilmente modellabili, si trovano in vendita in pani già pronti all'uso, hanno un colore grigio più o meno scuro, asciugandosi diventano più chiare e solo dopo la prima cottura, a 900 - 1000 gradi, appare il loro colore bianco o rossiccio.
Quando si parla di  ceramica, termine che deriva dal greco " Keramikè " e significa arte del vasaio,si intendono tutti gli oggetti ricavati dalla manipolazione dell'argilla.