domenica 28 febbraio 2010

Tre rondini, perchè arrivi presto la primavera !

Purtroppo ho un computer che in questo periodo accusa qualche malessere, infatti non riesco più a inserire qui le foto, peccato! Una foto aiuta molto, alle volte vale più di una lunga spiegazione...
Forse per qualche giorno i miei blog saranno " nudi " e non colorati, ma prometto che, appena risolto il problema tornerò sui miei passi ed aggiungerò tutto quello che manca!

Oggi mi sono dedicata alla preparazione di tre rondini da appendere sulla facciata di una bella casa di Viarigi.
La signora che me le ha richieste è anche mia amica e mi fa sempre piacere prendere un the con lei e fare due chiacchiere, per questo sono ancora più motivata ad impegnarmi il più possibile.

Per prima cosa, ho sfogliato libri e giornali per visualizzare bene la forma delle rondini in volo, poi ho preso carta e penna ed ho cominciato a tirare giù dei disegni, oltre alla posizione, ho dovuto decidere anche la grandezza in cui farle. Infatti non devono sparire nella vastità della facciata, nè essere troppo grandi.
Soddisfatta dei disegni, ho preparato l' argilla : in questo caso ho usato una semi-refrattaria rosa che trovo ad Albisola, è decisamente più cara delle altre ma la resa è ottima. Ho preferito questa perchè le rondini saranno esposte  ad ogni condizione climatica e devono mantenersi inalterate.
Ho steso l'argilla tenendola un po' più spessa, circa un centimetro, dopo le varie cotture risulterà più bassa.
Ho messo il mio disegno sopra l'argilla e l'ho ripassato con una matita mantenendo una pressione costante, alla fine togliendo il disegno l' argilla era incisa, con un taglierino e molta attenzione ho ritagliato i contorni
delle rondini e tolto l' eccedenza.
Poi ho arrotondato i bordi, ho  aggiunto dell'argilla con della barbottina e l'ho schiacciata bene per dare più volume al corpo, infine ho leggermente dato forma alle ali.
A questo punto le ho messe ad asciugare ben lontano da fonti di calore e.... non mi resta che attendere !

venerdì 26 febbraio 2010

...sopra al tappo metterò una casettina piccinapiccina

Oggi abbiamo avuto un bel sole e nell'aria,già più calda, si sentiva qualcosa di diverso.
Mentre scendevamo dalla collina per dirigerci in città a far spese, ho scoperto che nei prati, che fino alla settimana scorsa erano pieni di neve , ora spuntano dei fiori gialli, qui li chiamano denti di cane, le loro foglie sono buone sia in insalata che cotte e fanno molto bene.
Tornata a casa ho fatto un giro in giardino ed ho scoperto piccoli germogli che si fanno strada , questa volta non mi sbaglio: STA ARRIVANDO LA PRIMAVERA !
Questa foto è della primavera scorsa, Ursula ed io siamo davanti alla casa, a Croda, di Bimbo e Luisa.
Guardate che spettacolo il lago di Como !
Adesso vi spiego come si fa una casetta in ceramica : in questo caso sarà molto piccola...
prendo un pezzetto di argilla, faccio una bella pallina, la schiaccio sui lati, con il taglierino , taglio diritta la  base  e le due parti laterali, poi do la classica forma a triangolo al tetto.
Proseguo con uno stuzzicadenti, con la parte non a punta incido le tegole, con un utensile da falegname, (scusate ma non so che nome abbia)che ha la punta piatta di circa mezzo centimetro, incido le finesrte quadrate e, partendo dal centro in verticale, tiro leggermente un po' di argilla a destra e poi a sinistra: queste saranno le persiane aperte.
Incido la porta, di lato schiaccio una pallina piccolissima di argila e un po' di barbottina sopra , come un cespuglio.. ho fatto un vaso di fiori proprio di fianco alla porta.
E' finita così perchè non ci sta altro, quando sarà vivacemente colorata , farà un gran bell' effetto !
Ora non mi resta che mettere tanta barbottina alla base della casetta ed attaccarla al copritappo di ieri ....

giovedì 25 febbraio 2010

Oggi facciamo un porta sapone

Mi è arrivata un' altra richiesta, questa volta da un familiare : mio marito Roberto.
Dice che avrebbe proprio bisogno di un porta sapone, piccolo e semplice, lui usa dei saponini, quelli che danno in omaggio o quelli degli alberghi. In effetti sono molto profumati e di rapido consumo, però spariscono se appoggiati su un normale porta sapone, ed ecco che provvederò immediatamente a farne uno quasi su misura !
E' semplicissimo prendiamo un pezzo di argilla, essendo un oggetto piccolo possiamo anche usare degli avanzi di argilla, prima li impastiamo bene, con l'aiuto di una siringa togliamo le eventuali bolle di aria, mettiamo due listelli, uno a destra e uno a sinistra del pezzo, e stendiamo la nostra pasta con il matterello.
Ho trovato una scatolina di cartone e, prima di cacciarla via, l' appoggio sull' argilla stesa... con il taglierino taglio tutto intorno ed ottengo velocemente un rettangolo.
Poi faccio delle piccole palline, più o meno uguali, spalmo un bello strato di barbottina sul mio rettangolino e premo le palline attaccandole bene.
Serviranno per non far attaccare il sapone alla ceramica, poi giro  il rettangolo, preparo altre quattro palline di argilla decisamente più grosse : saranno i piedini  del porta sapone.
Anch'esse le attacco con barbottina e poi schiaccio bene...per sicurezza , usando l'ago della siringa , faccio un buchino proprio al centro di ogni piedino ,premendo fino ad uscire dall'altra parte.
Il buchino deve essere piccolissimo, serve per far uscire dell' aria che potrebbe esserci fra piedino e lastra,
con la smaltatura sarà invisibile.
Rigiro il porta sapone, lo curvo leggermente sui due lati più lunghi, verso l' interno, faccio un bel buco al centro per permettere la fuori uscita dell' acqua... e potrebbe essere pronto.
Però ...è semplicissimo, allora preparo altre due palline, le schiaccio sulla pancia , le plasmo allungandole da  una parte a forma di pinna ed ecco due vispi pesciolini.....
Li attacco con la solita barbottina su i due lati  più corti...ed ora il porta sapone è pronto e lo lasciamo asciugare!
Mi resta un pezzetto di argilla, faccio una pallina, trovo un tappo di sughero spingo piano, ed ottengo un "colbacco" per il tappo.
Ricordando che asciugando , il pezzo rimpicciolisce, terrò l'apertura più larga del dovuto, in modo che anche restringendosi sia sempre possibile infilarci il tappo.
Per ora lo lascio così, forse domani ci metterò sopra qualcosa...... vedremo !

mercoledì 24 febbraio 2010

e l'argilla di scarto ?

Sto lavorando ad una piastrella richiestami da una mia vicina di casa per rendere più visibile la buca delle lettere.
E' un lavoro che mi piace particolarmente perchè, cosa che succede raramente, sono stata lasciata libera di 
farla come voglio....posso dare libero sfogo alla fantasia !
Mentre la tagliavo di misura mi è venuto in mente che non vi ho ancora parlato degli scarti dell'argilla e del loro recupero.
Quando comincio un lavoro metto davanti a me due recipienti :una vecchia scatola di plastica ed un vasetto di vetro o plastica entrambi con il coperchio.
Per fare una lastra o piastrella stendo l'argilla con il matterello, poi ritaglio della misura che mi interessa il pezzo e, naturalmente ho degli scarti, dell'argilla già stesa... i pezzi grandi li metto nella scatola e li bagno ben bene per non farli asciugare, mentre nel vasetto con un dito di acqua metto tutti i pezzettini piccoli, anche piccolissimi. Nell'acqua si sciolgono e diventano fango... è barbottina preparata velocemente, serve per attaccare i vari pezzi. 
 Anche i pezzi più grandi messi all'umido, nella scatola possono servire per fare delle aggiunte al nostro lavoro, e si manterranno molto bene anche per lavori futuri, l'importante è  tenere l'argilla  umida e chiusa ,lontana da polvere e...peli di cane. Quando la riuseremo dovremo impastarla bene, finchè la sentiremo di nuovo morbida al punto giusto e senza bolle d'aria.
Anche quando capita che un pezzo lavorato e poi asciugato si rompe, oppure non ci soddisfa o ha dei difetti,
possiamo sempre recuperarlo purchè sia ancora crudo.
 Lo immergiamo in un catino con dell'acqua che verrà assorbita dall'argilla cruda ed lentamente tornerà utilizzabile.
La cosa più importante è non mischiare diversi tipi di argilla, per non mescolare anche caratteristiche diverse
che potrebbero portare a rotture anche in fase di cottura: su ogni contenitore scrivete se contiene argilla bianca o se è semirefrattaria....anche sui vasetti per la barbottina scrivete perchè poi è difficile distinguere che tipo contengono.
Ancora una cosa, quando preleviamo la quantità di argilla che ci servirà da un pane, richiudiamo subito il sacchetto possibimente con borse di plastica o pellicola trasparete in modo in modo che l'argilla mantenga le sue condizionidi giusta umidità per l'uso .




martedì 23 febbraio 2010

Eccovi i nuovi piattini !

Con la ceramica eravamo rimasti ai piatti dipinti sopra lo smalto crudo.
Con tutte le attenzioni nel trattare quei pezzi, alla fine sono stati "cotti a gran fuoco", ed ora eccoli qui appena usciti dal forno:
Vi ricordate com'erano i colori appena assorbiti dallo smalto crudo ?Erano così :

Come vedete dopo la cottura i colori diventano più brillanti.
C'erano altri oggetti nel forno :La gallina sul fondo è un porta uovo,
mentre i due davanti, dovreste  riconoscerli , sono gli animaletti che avevamo fatto con  i bambini in un pomeriggio domenicale di brutto tempo!Appena asciutti sono stati cotti una prima volta ,poi smaltati di bianco e cotti una seconda volta. Si possono tenere così e sono adattissimi come bomboniera per una 1° Comunione .I bambini si sono divertiti a farli e  saranno super felici di ricevere elogi e complimenti da parenti ed amici quando li offriranno con i confetti!
Se il tutto bianco non dovesse piacere di fronte a oggetti così piccoli, si può fare a meno di decorarli con colori che verranno cotti a terzo fuoco, o piccolo fuoco.( Di questo parleremo un' altra volta ).
Propongo, con una modica spesa, di comperare nei vari "fai da te " i così detti colori per ceramica, basta prendere un nero per gli occhi ed un giallo per la casetta della lumachina, o un altro colore a piacimento.
Questi colori in vendita per ceramica, in realtà vanno usati per piccole decorazioni, seguendo bene le istruzioni. Non usateli per dipingere il fondo dei piatti in quanto non sono adatti, e non si mantengono inalterati nell'uso alimentare. I miei piatti sono tutti decorati con colori specifici per professionisti e cotti intorno ai mille gradi.
A proposito, io non uso smalti che contengono piombo, sarebbero dannosi per me, mentre li uso e li respiro ed anche dopo le cotture se usati per alimenti.  I  Piatti smaltati di nero contengono sempre del piombo, evitateli, o per lo meno non usateli spesso!

Ora Termino con una bella foto di Elisa ed Ursula !



domenica 21 febbraio 2010

Due casalinghe ed una giornalista al centro benessere .......

Elisa ha ricevuto in omaggio un buono ingresso per tre persone al centro benessere Bellavita di Alessandria.
Così siamo partite , Elisa, Adriana ed io, armate di costume da bagno, accappatoio, tuta da ginnastica e relative scarpette ..in esplorazione !
Abbiamo cominciato subito dal percorso tropicale che comprende : tiepidarium, calidarium e frigidarium.
Siamo entrate , un po' timorose, nella Bio sauna, passato il primo momento di adattamento, abbiamo cominciato a rilassarci e chiacchierare, uscite da lì , è toccato a me fare da cavia ed entrare in una doccia  un po' diversa dalle solite in quanto mi sovrastava un grosso secchio di legno legato ad una corda che dovevo tirare.. cosa che ho fatto mentre le altre due osservavano a debita distanza....
meravigliosa acqua tiepida  al profumo di menta, poi una normale doccia piacevolmente calda . A questo punto  ci aspettava l' esperienza della grotta della neve, e lì sono stata io a non avere il coraggio di fermarmi, con il freddo non vado molto d' accordo...poi siamo passate al bagno turco dove veramente si buttano fuori tutte le tossine accumulate mentre si sprigionano vapori al profumo di erbe aromatiche..
 Abbiamo saltato la sauna finlandese perchè ci sembrava un po' troppo e siamo passate alla
vasca calidarium , lasciandoci cullare da un potente getto dell' idromassaggio.... volendo e nuotando potevamo uscire all' aperto, ma visto la temperatura piuttosto bassina che c'era all' esterno abbiamo lasciato quest ' esperienza del tutto nordica alla nostra prossima visita.
Invece ci  siamo concesse un po' di relax su sedute riscaldate e qui abbiamo" rischiato " di addormentarci, ormai tutti i nervosismi della settimana sembravano lontanissimi, e ci siamo sentite bene, tranquille ed in pace con tutto il mondo!
Avremmo potuto ricominciare il percorso da capo, in quanto l' entrata è valida per una giornata intera, ma abbiamo preferito proseguire.     Dimenticavo : prima di uscire da queste grotte ci sono state offerte delle tisane che hanno aumentato la sensazione di serenità!
Ci siamo spostate nella piscina tropicale di circa 2500 mq. con acqua tiepida, cascatelle , giochi d' acqua , sedute idromassaggio ed altre piacevolezze.
Eravamo già felici così, ma non potevamo andarcene senza aver fatto almeno una visitina alla zona fitness.
Ci siamo infilate la tuta e siamo salite al piano superiore, accolte da un gentilissimo Andrea che voleva farci provare tutto... e qualcosa abbiamo fatto divertendoci ancora una volta !
Ormai il pomeriggio volgeva al termine e dovevamo rientrare a casa, Elisa aveva i suoi impegni con Luca.
Adriana ha organizzato una bruschetta con orecchiette al peperoncino a casa sua..... non potevo rinunciare a questa ciliegina sulla torta e così, recuperato Roberto ed allertato Mauro abbiamo finito la serata seduti a tavola !
Mi spiace, ma questa volta non posso aggiugere delle foto, anche se avrei voluto farne tante...però digitando
BELLAVITA di ALESSANDRIA  potete visualizzare  questa oasi di benessere ... noi vorremmo tornarci presto !

mercoledì 17 febbraio 2010

Un altro vassoietto... ma questa volta prima smaltiamo e.......


MAIOLICA  : è un oggetto di terracotta ricoperto di smalto, per lo più bianco.  Lo si decora con colori sopra smalto .

Oggi voglio mostrarvi un altro tipo di decorazione :
decorazione SOPRA SMALTO.
Questa è la decorazione vera e propria e si effettua
 prendendo un oggetto in biscotto, quindi già cotto una volta,
questo oggetto viene smaltato, personalmente preferisco immergerlo
totalmente nello smalto, estrarlo, ripulirlo sotto dove appoggerà, e
in pochissimi secondi la superficie asciugherà lasciando una copertura
tipo polvere, compatta.
E' su questa polvere che dovremo usare i colori, stando attenti a tantissimi particolari.
Questa è tra i vari tipi di decorazione la più difficile!

L'apposito colore va ben mescolato aggiungendovi acqua
per renderlo  fluido ed omogeneo.
Il pezzo da decorare va toccato il meno possibile :
sfiorandolo potremmo togliere degli strati di smalto
oppure potrebbero sgretolarsi dei pezzi interi,
lasciando delle zone senza smalto.
 In entrambi i casi,
dopo la cottura il pezzo sarebbe scadente a livello di decorazione.

Per rimediare ad una sgretolatura dello smalto crudo, si può
intervenire con un pennello intinto in smalto fresco per riempire il buco.
La cosa migliore è servirsi di un tornietto da tavolo,
si potrà girare il pezzo senza toccarlo mai .
Lo smalto crudo ha una grande assorbenza, rende difficile lo scorrimento del pennello
occorre bagnarlo ed intingerlo nel colore molto spesso.
Non bisogna sovrapporre, quindi passare e ripassare nello stesso punto,
per non creare una spessa crosta...bisogna procedere con pennellate ferme e sicure....
Ripeto che è fondamentale non toccare nè lo smalto nè i colori, attenzione alle
mani sporche di colore, alle ditate e sbavature che subito sembrano non vedersi,
ma che dopo la cottura saranno ben evidenti !

Non ho parlato del decoro ... per le prime volte scegliamo il disegno più semplice
possibile, tracciamo questo disegno con una matita sopra lo smalto crudo,
senza calcare troppo per non incidere lo smalto, con attenzione perchè non si può cancellare.
Il disegno deve essere solo una traccia , per avere la posizione con le giuste distanze....
Penso sia inutile raccomandarvi di fare delle prove su dei fogli di carta,
 per imparare bene il movimento della mano ed avere più sicurezza !

Ricordate che  con questa decorazione non si possono ottenere dei disegni precisi e netti,
i colori posti sullo smalto polveroso sono assorbiti in modo diverso, e gli stessi
colori, con la fusione dello smalto possono muoversi.....osservate un oggetto in maiolica
e vedrete tutti questi "particolari".

A questo punto non resta che provare, ma non scoraggiatevi di fronte a qualche imperfezione,
il bello del lavoro fatto a mano sono proprio le imperfezioni !!
Finita la decorazione, il piatto va cotto tra i 960 -980 gradi , e una volta raggiunta questa
temperatura massima (circa 10 ore ) bisogna mantenerla per 30 minuti.

lunedì 15 febbraio 2010

Domenica in compagnia... e allegria !

Comincio subito con una bella foto di ieri, da sinistra a destra:
Luca, Fabio, Roberto  in piedi,
Elisa, Maria Pia, Helga, Adriana e Mauro seduti.

La domenica è cominciata con una bella nevicata! Non le conto più, ogni inverno mi sembra che
sia sempre più freddo e  la neve sempre più abbondante.
Helga e Fabio abitano a Torino, eravamo un po' preoccupati, ma le strade erano ben
pulite e sono arrivati senza problemi!
Queste domeniche in compagnia ci aiutano  a ricaricarci lo spirito, ci scambiamo le nostre idee, ci raccontiamo i nostri progetti per l' estate e, cerchiamo di sorvolare sulle inevitabili preoccupazioni.

Helga ed io parlavamo dei nostri blog, delle difficoltà nell'impaginazione, nella scelta delle foto...
ed Adriana mi ha detto : "ma, Pia, solo tre anni fa mi dicevi che non volevi nemmeno toccarlo un P.C.,
ed ora sei qui che gestisci un blog, che  ogni giorno aumenti il numero delle tue amicizie online...
ma cosa è successo ? "
E' tutto vero, ma durante un' estate di qualche anno fa, al mare, ho conosciuto Helga, lei mi scriveva spesso, ed io ho cominciato
a farmi spiegare le regole di base per riuscire a risponderle.
Lei ha avuto la pazienza di sorvolare su vari errori , anzi mi spiegava come avrei dovuto procedere.
Poco per volta ho imparato a inserire delle foto, a fare delle ricerche, a giocare con il computer....
E quando mi ha detto che iniziava a tenere un blog di cucina , quando ho visto com'era bello ed interessante,
ho voluto provare anch'io.... e ci sono riuscita!
Il mio non è particolare nè curato come il suo, ma io ne sono fiera lo stesso,  spiego come si formano
le mie ceramiche, mostro le cose che so fare e spero che qualcuno mi segua e sia interessato
al mio lavoro preferito, .
Oltre alla ceramica, mi piace dipingere a olio e presto inserirò qualche foto di miei quadri.
Spero solo di riuscire a trasmettere la soddisfazione che si prova quando si riesce a trasformare
un 'idea in una cosa reale, in un oggetto ..
Qualsiasi opera nasce da un pensiero, da  un progetto, da un disegno iniziale,
con la manipolazione si riesce a sviluppare la nostra idea e a darle una dimensione,
con i colori le trasmettiamo le nostre sensazioni, la nostra sensibilità, le nostre  emozioni....
Con l'arte possiamo esprimere il nostro mondo interiore , sono favorevole ad incoraggiare i bambini
ad esprimersi con una forma artistica: pittura, canto, danza, fotografia, musica, scultura, teatro...
qualsiasi disciplina artistica  arricchisce la mente e tempra il carattere.

giovedì 11 febbraio 2010

Ecco finito il piatto che abbiamo fatto insieme !

Dopo qualche giorno impegnata in tante altre cose
di tipo domestico, oggi ho aperto il forno delle seconde cotture.
Volete vedere com'è venuto bene?  Eccolo!
E' lucido e luminoso come piace a me, perfettamente piatto e pieno di colori .....
in fotografia non si possono notare i particolari, ma vi assicuro che è un bel pezzo !

Naturalmente non ho fatto solo questo, il forno era pieno, per oggi vi mostrerò altri quattro piatti.


Sono le stagioni
ESTATE
INVERNO
AUTUNNO
PRIMAVERA
 Questi piccoli piatti con disegni naif sono stati dipinti con colori diversi dal precedente. Questi colori si chiamano colori sotto cristallina o sottosmalto. 
Infatti il piatto è stato cotto una prima volta, ed è stato dipinto solo quando era già biscotto. 
Mentre il piatto in rilievo è stato dipinto sull' argilla asciutta ma ancora cruda.  
Come vedete ci sono molte possibilità per raggiungere dei risultati che possono assomigliarsi molto!                                                                          
E questa chi è ?
E' Ursula che in un momento di nostra distrazione si è infilata in cantina.... forse aveva sete !

domenica 7 febbraio 2010

Domenica, finalmente il sole...



Un bel sole caldo, in inverno bisogna essere pronti ..come arriva, acchiappiamolo e cerchiamo di godercelo il più possibile !
Stamattina abbiamo fatto il giro completo della collina, non abbiamo incontrato nessuno, tranne un 'auto che scendeva piano piano ... sotto la neve c'era uno strato di ghiaccio!
Ursula era molto contenta, si è divertita ad annusare e scavare e mangiare la neve.
Roby era il più contento di tutti, lui che ha sempre amato andare, andare e ancora di più , era da  troppo tempo che, per colpa dei dolori vari, non si godeva più una così bella passeggiata...
oggi non ha avuto nessun dolore e non si è mai dovuto fermare !
La temperatura era perfetta, non c'era assolutamente freddo, ecco se l'inverno ci regalasse più spesso delle giornate così sarebbe molto più sopportabile!

Tornata a casa mi sono messa a guardare delle foto scattate quest'estate, alcune sono proprio interessanti
Questa è la spiaggia de Les Saintes Maries de la mer
In questo mese di febbraio che ci porterà ancora delle giornate di gran freddo , scaldiamoci un po'
con delle foto estive e chi già conosce questa spiaggia sa quanto è bella e vivibile anche in pieno agosto!
In Francia si ama molto la ceramica, infatti tutti gli anni vengono organizzate delle feste solo ed unicamente  riservate agli artigiani artisti del settore.
Voglio chiudere questo blog di oggi con alcune foto di quei mercatini, alcune opere sono veramente molto belle , ve  ne  mostrerò alcune ogni giorno.

mercoledì 3 febbraio 2010

Oggi cristalliniamo!

Riprendiamo in mano il nostro piatto in rilievo,dopo la prima cottura l'avevamo accantonato per preparare altri pezzi in modo da riempire il forno.
Adesso possiamo prepararlo per l' ultima cottura:  l'intera superficie della nostra opera va ricoperta da uno smalto particolare detto Cristallina o Vetrina.

Cominciamo mescolando bene la cristallina, deve essere perfetta senza grumi...

Uno dei problemi è stabilire lo spessore della cristallina, non si può stabilire senza aver fatto innumerevoli prove.
Lo spessore dovrebbe essere intorno al mezzo millimetro:
in pratica l'oggetto deve risultare omogeneamente ricoperto dal liquido bianco che nel giro di una manciata di secondi si asciugherà diventando uno strato di polvere.

Per questo piatto ho deciso di  cristallinarlo con il metodo della colatura.        E'  un piatto fatto a mano con figura in rilievo, può essere usato come svuota tasche o come portacenere, ma non è adatto per la tavola, per il cibo.
Infatti con coltello e forchetta si potrebbe scheggiare e il cibo facilmente si attaccherebbe negli angolini dei vari spessori, quindi ho deciso di cristallinarlo solo nella parte superiore e nel bordo, escludendo la parte di sotto che resterà appoggiata sul tavolo.. generalmente la ricopro con quella carta vellutino autoincollante per evitare di rigare i mobili.
Ho preso una peretta ,normalmente in vendita anche nelle farmacie ,ho aspirato e rilasciato la cristallina cercando di farlo in modo uniforme. Per il bordo ho usato un pennello.


Alla fine ho girato il piatto e con una spugnetta umida ho pulito bene il fondo : non deve rimanere nessuna traccia di smalto sulle parti che toccheranno il fondo. Fondendosi si attaccherebbe rovinando forno e piatto.

Ora è pronto per la seconda cottura che  sarà fatta a  960 gradi.  Con queste ultime foto vi mostro come avviene la smaltatura o la cristallinatura ad immersione.

lunedì 1 febbraio 2010

Tre giorni di vacanza !

Tutti gli anni gli ultimi due giorni di gennaio, i più freddi in assoluto,,ad Aosta si festeggia Sant'Orso.
La città accoglie gli artigiani del legno che giungono da ogni parte della valle per esporre le loro opere.
Sarà che a me il legno piace molto perchè è una materia naturale, viva, calda, ma al di là di questo ,qui  si possono ammirare delle opere splendide!
Guardate l' espressione di questo cagnolino...
è in grandezza naturale e veniva voglia di accarezzarlo!

Quest'anno i cosiddetti "giorni della merla"
cadevano proprio con il fine settimana.. così c'era tantissima gente, alle dieci le strade erano già  piene di turisti che sfidavano il gelo e neve.




.Questa è la mia pelosotta un po' arruffata ... lei ci segue sempre in ogni nostro spostamento, si chiama Ursula .

come potete vedere mi ama moltissimo !